Mare Mare Mare
[dropcap]S[/dropcap]ì, sono stata al mare.
Come sempre ogni estate.
Ci vado perché mi piace, perché là c’è la mia casa, immersa fra i pini. Da tempo ormai è attrezzata per venire incontro alle mie necessità.
La definizione che di “mare” dà il dizionario (Devoto Oli nel mio caso) è la seguente: Complesso di acque salate che circondano continenti e isole.
E sono tantissime le distese di acqua che hanno diritto al nome di mare, tutti diversissimi fra loro, ovviamente. Non posso certo paragonare il mio mare estivo: l’Adriatico, ad altri, tipo quello dei Caraibi dove sono stata diversi anni fa.
In effetti, con il mare limpido dei Caraibi, l’Adriatico non ha proprio nulla da spartire; e poi là ci sono le palme che a me piacciono tanto e per le quali, sull’Adriatico bisogna fare un grande lavoro di fantasia (che però a me non difetta).
Io però ho i pini
La villetta è protetta dai pini; si passeggia sotto i pini; ci si protegge dal sole sotto i pini; si parcheggia sotto i pini. Le strade però non sono il massimo perché le radici cercano sempre nuovi sbocchi, tanto da costringere le bici a fare lo slalom, e le auto a sobbalzare. Una volta c’erano tantissimi pinoli da raccattare e da piccoli si faceva a gara a chi ne raccoglieva di più. Oggi scarseggiano e quelli che ci sono…sono marci. L’ambiente evidentemente ha molto sofferto.
Ma io ci sto bene, e credo sia questo quello che importa.
Il mio mare
Sta li ad aspettarmi, tutte le sere, all’imbrunire. Non entro in acqua da alcuni anni ormai. Mi fermo sul bagnasciuga e resto li a chiacchierare se incontro qualcuno che conosco; ad ascoltare lo sciabordio delle onde; a guardarle mentre sembrano venirmi incontro.
Mi piace osservare le vele che dopo i loro giri tornano a riposare in spiaggia (c’è una scuola di vela nel lido che frequento io).
E poi i surfisti che sfruttano ogni onda possibile, i bambini che fanno di tutto e di più; i gabbiani che litigano per un boccone di pane. Non ultimi i pedalo (quest’anno li avevano anche cambiati, dotandoli di scivolo e scaletta).
Andare là per un mesetto o giù di li, è quasi un rito che si ripete; ma fino ad un certo punto, perché poi ogni anno è diverso dall’altro.
La mia ospite “sui generis”
Quest’anno ho avuto un’ ospite d’eccezione. L’ho battezzata Sofia.
E’ arrivata un giorno, si è piazzata nel giardino: andava, veniva, sempre a zonzo, gradiva molto la nostra insalata, la pasta, i pomodori. Non apparteneva a nessuno dei vicini, e quando scappava ce la riportavano indietro. Forse andava alla ricerca dei suoi simili.
E’ stata con noi 3/4 giorni, poi visto che nessuno ne reclamava la paternità abbiamo informato i carabinieri forestali (la tartaruga è una specie protetta) che sono subito venuti a prenderla. Adesso vive nella Riserva naturale Bosco della Mesola, quindi in una zona condivisa con altri animali della sua specie, in un habitat consono, dove riescono anche a riprodursi.
Pur essendo molto silenziosa (!!!) e tranquilla ha creato un piacevole diversivo nella nostra vita quotidiana.
Tartaruga = lentezza? Forse, ma allora la mia era una eccezione. A casa qualcuno l’aveva soprannominata (esagerando un po’) “lepre”. Io invece dicevo che era speedy.
Una ospite “vera”
Ho avuto un’altra ospite, una ospite vera: Amica, vicina, lettrice. Ha trascorso un lungo fine settimana con me. Abbiamo finito di leggere un libro lasciato in sospeso: Quello del gatto Alfie, a causa della mia partenza. Abbiamo chiacchierato, condiviso momenti di allegria.
E’ una persona molto estroversa, ed abbiamo tanto in comune della nostra vita di bambine/ragazze. Non ci mancavano insomma gli argomenti di conversazione: la scuola, i compagni, il carnevale con i suoi tanti momenti vissuti assieme in piazza. Bei ricordi!
Credo lei sia la persona che in assoluto conosco da più tempo. Chissà, che anche in futuro, quando avremo i capelli bianchi, non si possa ancor scherzare e ridere come abbiamo fatto in quei giorni al mare.
Adesso seguono un paio di foto di un mare per me insolito. Io non vado mai sul tardi, ma Mamma e Papà a volte sì, e mi hanno portato queste immagini che mi sono piaciute. E’ un mare per me “diverso”, ma interessante.
Ciao! Sono contenta di averti ritrovato. Un abbraccio
-Gin
L’Angolo del Sorriso
La maestra chiede ad un alunno:
- Che cosa seguì all’Età del Ferro?
- L’Età della Ruggine!
Sei una attenta osservatrice. Il tuo racconto e le immagini mi hanno riportato al mare della mia giovinezza, fatta di lunghe spiagge, file di ombrelloni , pini marittimi e il rientro dalla spiaggia con un sacchettino per raccogliere i pinoli. A presto.
Abbiamo quindi ricordi piuttosto identici. A me piaceva molto cercare i pinoli e poi fare a gara con gli altri a chi ne aveva di più.
Alla fine bellissime mani nere testimoniavano il lavoro fatto.
Le cose cambiano!
Ciao, Gin! Bentornata!
Da questo fuori programma estivo, tu ed Ele potreste scrivere “Quello della tartaruga Sofia”, allora! 😀
A presto!
Fra noi, sei tu la scrittrice. Datti da fare!
Ciao Gin.
Ti ringrazio per avermi inserita nel blog delle tue vacanze. E per avermi ospitata a casa vostra: sono stati davvero tre giorni stupendi! Tornare lì, dopo che ci eravamo state insieme da bambine, mi ha fatto un enorme piacere! E grazie anche per avermi dato l’opportunità di imparare (finalmente!) a dialogare con te! Che dici: possiamo dire che ho raggiunto l’obiettivo??? 🙂 A presto, per leggere ancora insieme e chiacchierare e scherzare in allegria!
Ciao! Sai una cosa? mi chiedo come hai fatto a trovare il tempo per venire da me con tutto quello che hai da fare: famiglia/lavoro e poi anche la trasferta al mare per me. Cosa che mi ha fatto un piacere super. Grazie!
bentornata bella mia Nel piemonte hai un bellissimo blog e auguri per Sofia ,ben Chi è la madrina di soffi 😂😂a presto GiGi
Ciao! carina l’idea della madrina che, però, mi coglie impreparata.
Ci penserò, anche se, come avrai letto, sofia non è più con noi.
Ciao
Certo andare ogni anno a trascorrere le vacanze nello stesso posto può essere stancante. Però se il soggiorno e’ gradevole e si hanno tutte le comodità necessarie per i propri bisogni diventa vera vacanza. Anche il fisico trarrà effetti benefici di questo soggiorno. Ti abbraccio. Gianni
Beh, vedo che non sono l’unica a pensarla in questo modo. Evviva le vacanze! Se poi sono gradevoli maglio ancora. Ciao
Ciao Gin, Innanzi tutto un caloroso bentornata. Mi piace le immagini che dai del mare e i ricordi che suscitano.:
Sono contenta della compagnia che hai avuto poichè ti ha dato allegria risate e voglia di parlare.
Non perdere il benessere conquistato al mare continua a frequentare gli amici e divertiti .Un abbraccio
So che tu quest’anno non sei riuscita ad andare al mare, neppure a nuotare come piace a te. E mi dispiace.
Non resta che la piscina (ma, non è la stessa cosa) e poi aspettare l’anno prossimo. Dai, che alla fin fine, passa in fretta. Ciao
Ciao Gin!!!
Come stai?
Non entravo nel tuo blog da tempo, così oggi, più determinata del solito, ho deciso di scriverti qualcosa. Non potevo trovare storia migliore di queste tue vacanze estive. La tua descrizione particolareggiata mi ha fatto rivivere quei giorni trascorsi anni fa al mare con te e la tua famiglia. E poi ,anche se il dizionario da di mare una semplice dedizione, oggettiva, poi per ognuno assume un particolare significato. Per te il mare non è solo quel “complesso di acque salate che circonda territori”, ma è molto di più, è una parte di te e questa riflessione è davvero interessante. A presto, stammi bene. Simona
Ciao Simona!
Ti ringrazio per essere tornata a trovarmi e scusami se non ti ho risposto prima. Ero proprio nel mezzo di una bella bronchite, che, ovviamente, mi dura un bel po’. Adesso però sto’ meglio, anche se non proprio benissimo. Sono molto ma molto stanca. Passerà, che ne dici?
Ho già dimenticato, purtroppo, il mare di cui parlavo la volta scorsa. Hai proprio ragione: per me è molto di più che semplice acqua in movimento.
Un abbraccio
Ciao da un delle tue torturatrici
Ringrazio per questo tipo di torture. e poi aspetto i risultati.
ciao carissima
per noi isolani il mare è fondamentale nella nostra vita,quando vado al nord è ciò che mi manca di più ,perché qui l’ho sempre vicino,anche se riesco poco ad andare in spiaggia. Può sembrare sempre uguale, invece è sempre in dinamico movimento come la vita ed è piacevole osservarlo a lungo nel suo affascinante splendido e mutevole aspetto.
Sempre con tanto affetto
mariolina
sempre in dinamico movimento come la vita: verissimo.
Sarà per questo che non mi stancavo di osservarlo quando alla sera andavo sulla spiaggia. Ciao! Un abbraccio