Ho compiuto 50 anni!

Sono arrivati i miei primi 50 anni!

Come non festeggiarli?

Magari a sorpresa, come negli anni precedenti, con qualcosa di speciale ma sempre diverso?

Eh sì, cioè non proprio, ossia… sì:

Sono stati davvero speciali!

Nessun festeggiamento alla vecchia maniera, con tanti amici tutti presenti con le loro famiglie.

L’organizzazione di un qualcosa, a dir il vero, inizialmente c’era stata.

Ma poi non l’abbiamo messa in atto.

Non sono stata molto bene e la stanchezza si era accumulata.

Così… mi sono ritrovata con i miei familiari, (e già siamo in dieci) tutti accompagnati da una bella musica, suonata da un amico (maestro di musica) alla chitarra.

Ma poi qualcun altro, memore che quello era il giorno giusto, inatteso è arrivato:

e due o tre di loro sono poi rimasti con noi.

E questa è stata veramente una cosa bellissima, per tutti: la sorpresa di questo anno. 

Graditi ospiti inattesi.

Era quasi inevitabile, direi!

Abbiamo tutti goduto di una buona musica: una chitarra, cosa che avevamo già deciso di non far saltare. Bel pomeriggio!

Il mio amico Paolo mi ha fatto un regalo veramente stupendo:

Ha preso il disegno di un cavallo che ho fatto nel 1992 (quando ancora le mie mani funzionavano bene), lo ha intarsiato nel legno con grandissima minuzia nei dettagli, e lo ha retroilluminato con dei Led colorati.

Il risultato è bellissimo! (immagine qui sotto)

Una cosa decisamente un po’ diversa, come diversa è sempre stata ogni mia festa di  compleanno.

Grazie famiglia! Grazie Amici!

Già passati 50 anni.

Me ne sono accorta?

Sì, me ne sono accorta.

Alcuni sono stati veloci. Diciamo i primi 15, 20.

Pieni di attività: la scuola, lo studio, gli amici, la lettura, il disegno, la pittura, il tennis con le sue partite ed i suoi tornei, il nuoto, la bici (era il mio mezzo di locomozione) i viaggi, da sola e/o con la famiglia, in Italia e all’estero.

Il volontariato per l’Associazione Intercultura che mi ha portato spesso in Toscana, dove ha la sede, ma anche altrove, a seconda del compito che mi era stato affidato.

Ho conosciuto tanti ragazzi stranieri, con i quali avevo delle attività precise da portare avanti ed ancora adesso mantengo alcuni contatti.

Contatti che continuano anche con la famiglia che nel 1991 mi ha ospitato in Canada.

Mi ero anche iscritta all’Università: a Milano.

Ho frequentato per alcuni anni, ma poi sono cominciati  problemi pratici: di deambulazione prima, di parola poi.

Andare, sostenere gli esami diventava sempre più difficile.

E, molto a malincuore, ho dovuto lasciare gli studi.

Con il progredire della malattia ho dovuto abbandonare la vita attiva, ma, nei limiti del possibile, ho continuato a fare tante cose che mi piacciono.

Mi sono occupata di ikebana (con l’aiuto di mani amiche), e non solo. Ovviamente leggo molto più di prima.

Hanno contribuito innanzi tutto la famiglia, ma poi tanti amici ai quali devo molto.

Alcuni di loro, non italiani, con i quali tengo i rapporti, alle volte hanno bussato a casa mia.

Di sicuro tutto sommato ho avuto una vita piuttosto varia. Ho conosciuto tante persone di mondi diversi: sport, volontariato, spettacolo…

Ho viaggiato molto, finche ho potuto e, a dir il vero, un pò ho cercato di farlo anche dopo (bastava trovare un accompagnatore disposto a spingere la mia sedia a rotelle).

Vuol dire che va sempre tutto bene e sono sempre contenta?

Ovviamente no. Sarebbe troppo pretendere.

Ma sono una persona serena.

Sono diventata più casalinga, ma nel complesso non mi annoio.

C’è sempre tanta gente attorno a me!

Conduco di sicuro una vita diversa.

Uso dire che la mia vita si è ristretta, ma non per questo monotona nè solitaria. 

-Ciao

-Gin

 

L’Angolo del Sorriso

Un uomo viene rincorso in auto dai poliziotti e lui guida sempre più velocemente.

Alla fine la polizia riesce a fermarlo.

• Perchè non si è fermato subito?
• Ha ragione. Scusatemi. Mia moglie è fuggita con un poliziotto e pensavo voleste riportarmela!