Fresia: il Bassotto del mio Amico Dottore
[dropcap]F[/dropcap]resia, bassotto del mio dottore, di tanto in tanto veniva a trovarmi. Si piazzava un po’ sulle mie gambe e poi tornava al suo posto.
I cani mi sono sempre piaciuti; ma ne ho avuto uno, per la precisione una, solo per una settimana o giù di li. Si chiamava Lola ed era un piccolo labrador, color miele, di tre mesi appena. Bellissima!
Non era purtroppo addestrata a vivere in una casa con una sedia a rotelle che gironzolava qua e là. Diventava quindi un pericolo per sé e per me. In conclusione, finì col tornare all’allevatore che ce l’aveva venduta, e che non fece alcuna fatica a trovare un nuovo compratore, si spera affettuoso.
Ecco Fresia
Fresia è, anzi era, una bassottina di razza kaninchen, marroncina di circa 13 anni.
Nata a Baku nell’Azerbaigian, vissuta poi nella famiglia del dottore che periodicamente viene a trovarmi.
Non troppo grande, era facile portarla in macchina e a me faceva sempre piacere vederla. Era molto tranquilla e anche lei, come spesso fa la mia nipotina, stava spesso sulle mie gambe.
Adesso non la vedrò più!
Questa volta volevo appunto parlarti di lei, e ho chiesto qualche dettaglio ad Alessandra, il membro più giovane della famiglia di Fresia.
Ho ricevuto queste parole, che non mi sembra corretto toccare in alcun modo. Sono una vera e propria dichiarazione d’amore per un’ amica a quattro zampe, vera grande amica, cha ha accompagnato la sua fanciullezza e parte della sua giovinezza. Eccoti quindi le parole di Alessandra:
“Fresia non era un cane…era un bassotto, anzi qualcosa di più, ma andiamo per gradi.
Era un bassotto il che vuol dire sembrare una piccola amorevole salsiccia allungata con quattro zampine trotterellanti, una coda sempre pronta a sventolare quando ci vedeva, due occhi svegli e pieni di vita.
E poi era qualcosa in più: era uno spruzzo di felicità in una giornata grigia, era il guaito di gioia quando tornavamo a casa, le sue zampette delicate ma insistenti sulla nostra pelle per dirci “sono qui, tirami su e dammi un bacio”; era la guardia del corpo mia e della casa che con coraggio ci difendeva da scomodi inquilini quali i gatti del vicinato, quasi sempre andando dalla parte opposto della “preda” e facendoci sempre ridere.
Era la cucciola affamata di vita e gioco, era la compagna di lunghe dormite negli anni, il mio plaid durante le intense giornate di studio invernale… era una compagna di giochi, di ascolto e di pianti quando tornavo a casa dopo una giornata dura.
Aveva profondo rispetto per noi, un amore incondizionato per noi tutti, era la dolcezza fatta bassotto o meglio fatta Fresia.
Come un fiore, colorato e delicato, ha colorato la nostra vita facendoci scoprire tutti i possibili colori che ancora con i nostri occhi non avevamo scoperto ma che, attraverso i suoi, abbiamo esplorato.
Lei era, è e sempre sarà membro della famiglia. Unica. Inimitabile. Per sempre nei nostri cuori come noi siamo stati nel suo dal primo momento in cui ci siamo incontrati nel lontano 2005.”
Adesso anche tu conosci Fresia, che ha lasciato un bel ricordo in chi ha avuto modo di vederla, anche se solo di tanto in tanto.
Ciao
-Gin (e Fresia)
Ciao. Come stai? Carina la tua Fresia! I cani 🐶 piacciono molto anche a me, ma come te non ne ho mai avuto uno. I cani richiedono cure e attenzioni che io non avrei potuto dare. E allora …o li tieni bene o niente.
Ciao. grazie, si.
In questo periodo sto bene. Finora nessuna bronchite, come spesso avvenuto in questo periodo. Hai ragione: se uno ha un cane deve trattarlo bene, da cane non da essere umano, ma bene.
Stai programmando il tuo Natale? Un abbraccio
Io non sono amante degli animali e dei cani in particolare. Sicuramente l’esperienza negativa avuta quando avevo circa 12 anni ( un volpino di un caro vicino di casa mi aveva morsicato),
ha condizionato e influenzato la mia crescita. Riconosco che l’amore per gli animali è un sentimento a cui molti si legano e, anche se li ammiro, ritengo di poterne fare a meno.
una abbraccio
Ciao Gin, innanzi tutto ti chiedo scusa per non essermi più fatta viva per tanto tempo. Non mi sono dimenticata di te. Il mese di novembre è stato un mese molto difficile. Infatti il 23 novembre è andata in Cielo la mamma di mio marito, una seconda mamma per me. Da sette mesi aveva scoperto di essere malata e, vivendo vicini da 26 anni, nella stessa casa bifamiliare, abbiamo avuto modo di vivere giorno dopo giorno accanto a lei questo periodo difficile, ma tanto prezioso per quello che ha lasciato nel cuore a ciascuno di noi. Quindi questo ultimo mese è stato veramente intenso sotto tutti i punti di vista. Ho comunque ricevuto e letto i tuoi graditissimi articoli. Quest’ultimo su Fresia mi ha fatto tanta tenerezza. Fresia aveva un musetto dolcissimo che lasciava trasparire dolcezza e affetto. Bellissima!!! Capisco molto bene ciò che si prova per questi dolcissimi amici perché anche noi abbiamo la fortuna di vivere con Mora, un beagle di sei anni, che ci riempie la vita. Essendo un cane da caccia fa tanti buchi in giardino, ma con i suoi occhioni dolci fa in fretta a farsi perdonare tutto. Ora stiamo pensando di farle fare una cucciolata. Vedremo se in primavera questo desiderio si realizzerà. Grazie per aver condiviso questi tuoi bellissimi ricordi.
A presto! Marina Mollo
Ciao.
Che piacere leggerti! Mi è spiaciuta per tua suocera con la quale avevi instaurato un ottimo rapporto. Ti mancherà!
Avere Mora è come avere una talpa in giardino, con una grandissima differenza: la puoi vedere, è carina e simpatica, da come la descrivi. Quindi tutto per il meglio. Ciao.
Sai che oggi il Corriere della sera parlava di me. Nel suo inserto BUONE NOTIZIE. se ti capita, a pag. 32. Ciao. Alla prossima.
Un abbraccio