Vorrei Conoscere Babbo Natale
“[dropcap]V[/dropcap]orrei conoscere Babbo Natale” – così ha detto la mia nipotina (5 anni e mezzo) non molto tempo fa.
Da quando è nata, ha sempre trascorso la festa del Santo Natale a casa nostra, e quindi, dopo un veloce consulto familiare, è stata trovata una soluzione.
E così la mia Mamma le disse:
“Ma si certo cara, dormirai qui vicino all’albero. Metteremo dei materassi per terra per te e per la tua Mamma, e appena Babbo Natale arriverà non potrai non vederlo”.
“Si si, bellissimo! Facciamo cosi! Grazie nonna”.
E così in salotto, accanto all’albero, con grande soddisfazione della piccola e con la sua infaticabile collaborazione (“Nonna, ti aiuto io a fare il mio letto”) sorse molto velocemente un mini accampamento.
Stanotte io non dormo
“Stanotte io non dormo. Devo aspettare Babbo Natale” queste le ultime parole famose della bambina prima di coricarsi nel suo letto di fortuna.
In effetti la sua veglia durò si e no a malapena un’ora, con occhi che faticavano a stare aperti e la speranza che chiacchierare in continuazione la aiutasse a stare sveglia. Ma alla fine, Babbo Natale potè tranquillamente svolgere il suo lavoro senza fare le ore piccole, e addirittura ebbe il tempo di scattare qualche foto senza disturbare le due dormienti.
“Mamma, io non l’ho visto Babbo Natale stanotte, e tu? Sai, non sono riuscita a stare sveglia per tutto il tempo!”.
“No, tesoro mio, neppure io. Però secondo me è passato mentre noi dormivamo. Guarda un po’ là!”
Un voluminoso sacco rosso in un angolo
testimoniava in effetti il passaggio di qualcuno.
Ebbe così inizio la scoperta di un libro, di un gioco tanto atteso, e di altri oggetti a sorpresa; il tentativo di indovinare cosa potesse esserci dentro quel pacchetto là grosso, piccolo, corto, lungo, largo, rumoroso o rigido finito proprio giù giù in fondo al sacco. Chissà cosa ci sarà?
Ormai, in un modo o in un altro, conoscerà Babbo Natale fra un anno. E’ solo questione di tempo!
Tutto il resto è storia:
Il pranzo in famiglia, il provare a leggere uno dei libri ricevuti o di coinvolgere i grandi nel gioco preferito, qualche giro della ormai tradizionale tombola (la bambina conosce già i numeri), una bella passeggiata sfruttando il tiepido sole; piccole grandi cose di una semplice giornata di festa, tutti insieme, vissuta all’insegna della serenità.
Per me è stata veramente una gran bella giornata!
Grazie, Babbo Natale!
Ciao
-Gin
ps: tu hai nipoti piccoli? Li hai visti a Natale? Cosa avete fatto insieme?
quando i miei nipotini erano piccoli, a casa mia, dove abbiamo sempre festeggiato il Natale, dopo l’apertura si gioiosa dei doni, si giocava a tombola, mercante in fiera, cucù, sette e mezzo.
Si sceglievano giochi adatti ai bambini che partecipavano con interesse e piacere.
Ora invece, purtroppo, tutto è cambiato. Da 20 persone che si riunivano attorno al tavolo, siamo rimasti in 6. I
bambini ora sono ragazzi e il nostro Natale si riduce ad un pranzo di 6 persone e poi un film.
Comunque sia non mi lamento perchè siamo una famiglia unita, m,anca solo la vivacità dei bimbi.
Ciao Gin e ancora auguri per un sereno 2017.
Ciao, si le cose cambiano e dopo tanti anni, i bambini diventano adulti. Anche la mia Mamma parla di una famiglia numerosa che riuniva tantissime persone per cena, tombola etc.
Oggi sarebbe anche più difficile dato che ci spostiamo più facilmente di una volta.
Però….come dici tu rimane una famiglia unita, che si tiene in contatto. E questo è molto bello.
Ciao
Ciao Gin! Che bello il tuo Natale !…io non ho nipotini…ho due figli già grandi direi…19 e 14…ma la gioia di impacchettare. .nascondere e far comparire a sorpresa i pacchetti la mattina di Natale. ..beh non ha età 😉così come la tombola. ..quella non manca mai nei giorni di festa..e raccoglie tutte le età. .nonna..ragazzi. amici..e tutti desiderosi di …ambo! ! Terno….tombola! !! È stata una bella giornata…in semplicità. . Con i cibi delle feste..come gli agnolotti della zia e le uova ripiene della bisnonna…e che dire dell’arrosto di bue della nonna….bello bello…stare insieme!
Si, sempre bello stare insieme, in compagnia, parlare, scherzare. E il Natale riunisce quasi sempre le famiglie.
anche il tuo Natale quindi è trascorso bene. Sono contenta
Veramente una bella idea la vostra….quando avrò dei nipotini mi permetterò di copiarla. La luce negli occhi dei bambini che si sorprendono di una bella sorpresa è quello che fa girare il mondo. A te e alla tua famiglia un anno di Serenità!
Copia pure, non c’è problema. devo dire che è andata bene. Era contenta la notte del 24, ma non si può dire fosse cosi delusa il mattino del 25.
Ottimo!
Certo è bello vedere che ci sono ancora tanti bambini che credono a Babbo Natale. Bisogna continuare a credere e chi, vedi caso di questi giorni di un direttore di orchestra che, senza tatto ed in modo brusco,
ha tolto questa speranza ai bambini, è stato punito: licenziato in tronco.
In molte cose bisogna , penso, agire con attenzione con i bambini.
Gianni
Ciao. Credo tu abbia ragione. Secondo me, bisogna sempre avvicinarsi ai bambini in modo molto delicato, con molto tatto. Non bisogna mai turbarli. Si cresce poco per volta.