La mia Prima Sedia a Rotelle. Che Liberazione!
Nel febbraio 1997 ho avuto la mia prima sedia a rotelle. Quello che ci voleva per togliermi dall’immobilismo cui mi ero trovata costretta per circa 6 mesi.
FINALMENTE LIBERA.
Affrontare la Sclerosi Multipla con un sorriso.
Nel febbraio 1997 ho avuto la mia prima sedia a rotelle. Quello che ci voleva per togliermi dall’immobilismo cui mi ero trovata costretta per circa 6 mesi.
FINALMENTE LIBERA.
La sclerosi multipla ha portato a casa mia tanti volontari che partecipano in modo attivo alla mia vita. La porta di casa mia è sempre aperta.
Quando mi sono ammalata di Sclerosi Multipla ero veramente giovane (sui 20 anni). Avevo una vita piena, attiva e solo pensare di essere tagliata fuori da tutti i sogni, i programmi, le speranze è abbastanza traumatico. Ma, a posteriori, posso dire che non è stato così.
Il giornale, un film, lo smalto alle unghie, gli amici, un libro da ascoltare (meglio se in lingue diverse), una passeggiata al sole, la ginnastica: no, non mi annoio nonostante la sclerosi multipla
La parola “Privacy” è un termine da tempo ormai senza senso per me. Io infatti non sono mai da sola! E, al di là della compagnia fisica delle persone, la sclerosi è una compagna con cui ho imparato a convivere bene.
Nei primi tre anni della mia malattia la mia mamma è sempre stata il mio sostegno. Poi non ha più potuto e ha dovuto cedere il passo alla prima badante. Che bella esperienza anche questa!
La malattia nel tempo mi ha tolto la possibilità di usare tante cose: le gambe, le mani, la vista, la voce. A tutto ho cercato, di solito con successo, di trovare una soluzione possibile.
Confermato: ho la sclerosi multipla. Ma il mondo non è poi così brutto come a volte appare. Quindi mi dico che occorre sempre sperare e andare avanti.