Per Tutti Coloro che Amano le Sorprese

[dropcap]A[/dropcap] te piacciono le sorprese? A me sì, e anche molto!

Sarà per questo che, quando capita, i miei genitori diventano dei grandi collaboratori e ben mantengono i segreti.

La scorsa domenica era iniziata come sempre, proprio come tutte le altre. In ogni modo, come forse anche per te, di solito la domenica è una giornata diversa da quelle infrasettimanali, non potrei dire migliore o peggiore, ma solo diversa.

Quella appena trascorsa è stata veramente diversa, e, volendo giudicare, decisamente migliore.

Innanzi tutto c’è stata la sorpresa, complici ovviamente i familiari, mia sorella in primis (anche lei qua con marito e figlia).

Sono sicura che condividerai in pieno la mia opinione, perché è stato un qualcosa che mai mi sarebbe venuto alla mente e che sicuramente anche tu (al mio posto) avresti gradito alla grande. Io non ci ho messo niente di mio, se non l’apprezzamento e la gioia a cose fatte.

Sapevo solo che verso le 17, quando di solito mi alzo dopo il sonnellino pomeridiano, si sarebbe materializzata questa sorpresa! Ed era tutto lì.

La mattinata era trascorsa come sempre, scandita dalla sveglia, dal momento della Comunione che mi viene portata a casa da un Ministro Straordinario per l’Eucaristia, dalla Messa in televisione, e infine dal pranzo tutti assieme.

Quindi mattinata solita, o forse quasi solita: c’erano i miei fratelli che normalmente non vivono più con noi.

Tutto avrei potuto immaginare…

…tranne che, al mio risveglio, di fronte a me ci fosse una delle mie amiche milanesi dei tempi della università.

Ci eravamo frequentate, ero poi anche andata al suo matrimonio una ventina di anni fa, lei era venuta qua da noi per il matrimonio di mia sorella. I rapporti erano poi continuati con una certa regolarità anche dopo la fine dei miei studi (per colpa della sclerosi multipla).

Insomma, non ci eravamo mai dimenticate l’una dell’altra, il pensiero era reciproco, ma non ci vedevamo da circa 10 anni. La vita rende a volte le cose un po’ complicate (lavoro, famiglia, impegni vari, la mia malattia) e tanti chilometri a separarci. Mai però perdere la speranza!

Adesso era li, di fronte a me, assieme al marito.

In due ore circa abbiamo riassunto dieci anni delle nostre rispettive vite, ci siamo aggiornate su lavoro, figli, casa, viaggi, famiglia, vecchi colleghi, la mia malattia e tutto quel che ci veniva in mente. Eravamo ancora in sintonia.

Si è parlato proprio di tutto, come fanno gli Amici, che si conoscono bene e nutrono confidenza reciproca.

Entrambe fisicamente cambiate (ovviamente. Gli anni passano per tutti), ma intimamente legate, facilmente abbiamo riannodato quel filo che la vita aveva solo un po’ sfilacciato.

Il loro dover tornare a casa dai tre figli ha forzatamente interrotto la nostra chiacchierata e ci siamo lasciate con una promessa: ci rivedremo in primavera, tornerà con marito e figli sperando anche di poter godere di un bel tempo tale da poter magari pranzare in terrazza o in giardino (chi lo sa?).

Lei, come me, mantiene le promesse che fa!

E’ stato bellisssssssssssssssimo!

Chi mi segue dirà: ma questa qua si ripete!

E’ vero, mi ripeto e sono andata anche a verificare che la frase fosse proprio la stessa, perfino con lo stesso numero di “s” (per capire di cosa parlo, vai alla fine di questo articolo!).

La situazione era più o meno la stessa: una sorpresa, due persone, tanti anni che non ci si vedeva, tanti chilometri a separarci: allora si trattava di due persone canadesi e l’occasione era un mio compleanno. Questa volta nessuna occasione speciale, ma non cambia l’emozione, la gioia del rivedersi, il gusto di parlarsi, gli occhi che brillano e si spalancano per la sorpresa, la gioia di stringersi in un abbraccio.

La vita è proprio bella! Ti regala cose che non hanno prezzo!

Sono proprio contenta.

Ciao!

-Gin