I nostri Abbracci… Quando, Dove, Perché!

Poster del National Hugging Day

[dropcap]L[/dropcap]a sclerosi multipla, che mi accompagna da oltre un ventennio, non mi permette di abbracciare nessuno (le braccia, purtroppo, non si muovono più), e neanche di ricevere abbracci (si abbraccerebbe infatti una sedia a rotelle).

Ma questo modo virtuale di scambiare una manifestazione di affetto per me è ugualmente molto significativa.

Perché un abbraccio esprime vicinanza, affetto, solidarietà, condivisione. In alcuni casi serve anche a celebrare un successo lavorativo. Insomma, diverse possono essere le finalità di un abbraccio.

E’ bello abbracciarsi! Quando si può, certamente! Ma anche se non si può (vedi il mio caso). Io, infatti, ne traggo un grande vantaggio perché serve a migliorare alla grande il mio umore (se mai io fossi giù) e conseguentemente l’andamento della mia intera giornata.

E’ uno “sport” adatto a tutti:

• giovani e meno giovani,
• uomini e donne,
• grandi e piccoli.

Non tiene conto di sesso, razza, credo politico o religioso. Fa bene proprio a tutti.

Non crea dipendenza, né assuefazione! né provoca alcun effetto collaterale!

Si associa benissimo ad altri tipi di terapie analoghe.

Il 21 gennaio di ogni anno negli USA si celebra per l’appunto il National Hugging Day, (Giornata Nazionale degli Abbracci). L’associazione è sorta tanti anni fa, e adesso si sta allargando a tanti altri Paesi tanto da far sorgere l’idea di definire la giornata del 21 gennaio “International Hugging Day”, visto che già coinvolge paesi dell’America del Nord, ma anche dell’Europa tipo Svezia, Bulgaria, Germania, Inghilterra, e poi Russia, e così via fino alla lontana Australia.

Mi sono molto divertita a curiosare su You Tube. Tanti spezzoni di alcuni filmati girati qua e là, sempre il 21 gennaio. Te ne propongo uno.

https://www.youtube.com/watch?v=AiuzSxVUsF8

L’abbraccio crea le reazioni più diverse:

dalla sorpresa all’imbarazzo, dal divertimento alla gioia, dall’entusiasmo ad una sensazione di ”va bene, oggi ci può stare anche questo”.

Abbracci a volte inattesi, qualche rara volta subiti, ma tutto sommato graditi.

Se io potessi muovere le braccia, molto volentieri parteciperei ad un International Hugging Day in Italia, e mi darei da fare per seminare gioia nei cuori altrui.

Nonostante il mio “strano” rapporto con gli abbracci, mi sono resa conto che hanno spesso una valenza liberatoria, aiutano a scaricare le nostre tensioni. Alleviano lo stress quotidiano, rendono soddisfatti e felici. A volte non serve neppure parlare; basta un abbraccio per dimostrare quanto vicini siamo ad una persona, riuscendo così a condividere in pieno la sua vita, ad “essere presenti”.

Evviva gli abbracci!

Chi può ne dia tanti, non si tiri indietro!

Ciao. Oggi ti saluto con un… indovina un po’?

Sì, proprio un abbraccio.

-Gin