Yoga della Risata: Psicologia Positiva che Migliora la Vita
[dropcap]I[/dropcap]l gruppo “yoga della risata” è nato nel 1995 ad opera di un medico indiano. Oggi conta più di 60 Paesi aderenti.
Primo festival italiano dello yoga della risata
Si è tenuto a Gabicce Mare (provincia di Pesaro) il 5 ed il 6 di Maggio di questo anno 2018, con lo scopo di far scoprire, analizzare, testimoniare i benefici di una risata che scatta senza un vero motivo, giusto per il gusto di ridere: il tutto abbinato alla respirazione yoga.
E poi workshop, testimonianze, e tavoli scientifici hanno riempito le due giornate.
Pare siano stati due giorni di confronto e di testimonianze che hanno portato a scoprire i benefici di una tecnica che favorisce anche la riduzione di conflitti e stress.
Leggere insegna sempre qualcosa
Ho appreso, leggendo, che il corpo umano in effetti non fa alcuna differenza fra una risata vera, spontanea, di cuore ed una risata finta.
In entrambi i casi aumentano le endorfine che si comportano come antidolorifici, ma di origine naturale, e aumenta anche la serotonina che serve a trasmettere il buonumore.
Inoltre la risata permette di respirare a pieni polmoni, ossigenando quindi sempre di più il corpo. Questa era l’unica cosa che sapevo già, il resto invece è frutto della mia curiosità, sorta dopo aver saputo di questo festival. E sembra proprio che la risata collettiva sia più efficace. Di sicuro, stimola a ridere sempre più.
Risata e sorriso
Quanto sopra conferma tutto quello che io ho sempre pensato. A parer mio, risata e sorriso sono due cose del tutto diverse: una più intimistica l’altra meno, una più rumorosa e a volte fragorosa, l’altra più silente, a volte impercettibile. Ma la loro matrice, sempre secondo me, è unica e entrambe portano benefici all’umore e al fisico.
In modo un po’ diverso evidenziano una propensione alla gioia, alla serenità, un desiderio più o meno innato di pendere verso il bello e vedere il lato migliore delle cose: il famoso “bicchiere mezzo pieno”.
Entrambe possono essere contagiose, creare una sorta di epidemia, assolutamente pericolosa, quindi non preoccupante, anzi…
Risata e bambini
Ti sei mai chiesto perché i bambini ridano spesso e volentieri per quello che noi definiremmo un nonnulla?
La risposta banale, ma immediata, che arriva da più parti è: “Non hanno problemi. Beati loro!” Ma se andassimo più a fondo, forse potremmo scoprire che i bimbi vivono il momento presente, si divertono, sono fiduciosi, allegri. Noi adulti invece abbiamo perso tutto questo, carichi o addirittura sovraccarichi di varie infrastrutture mentali.
Sul mio dizionario della lingua italiana Devoto/Oli la risata è definita così: “Emissione sonora di riso, espressione di viva allegria e divertimento”, mentre sul sorriso scrive: “riso silenzioso e misurato, espressione di sentimenti e reazioni varie. Aspetto dolce e seducente di letizia e serenità”.
In me tutto ciò che porta alla convivialità, alla serenità, alla gioia è una cosa decisamente positiva, e, come ben sai, io non faccio alcuna fatica a sorridere. Per me è naturale essere di buon umore e ben disposta verso la gente e, in genere, verso la vita.
Proviamo a ridere un po’?
Finora la risata vera e propria, molto spontanea, in me è arrivata solo se stimolata da un qualcosa di spiritoso (la barzelletta, piuttosto che la battuta di un amico).
Oppure anche di buffo (una situazione particolare, una gag a teatro…) o ancora come effetto di una sorpresa, veramente inaspettata, come quando un paio di anni fa, alla mia festa di compleanno, si è presentata mia “sorella” canadese, venuta appositamente per l’occasione.
Finora io non ho mai provato a ridere di gusto senza un vero motivo. Ma che vuol dire? Ci posso sempre provare e vedere che succede, o no?
Anzi ci proverò! Provaci anche tu e poi fammi sapere!
Risata e sorriso: entrambi collaborano per una vita sempre migliore.
Con affetto,
-Gin
Anch’io condivido questi concetti esposti sul sorriso e sulla risata.
Purtroppo anche per me è molto difficile avere risate con frequenza, però forse con uno sforzo si può tentare, poco alla volta, raggiungere questo obiettivo, per godere di momenti più felici.
ciao.
Bisogna provare ad essere più semplici.
Abbandonare quei condizionamenti che con l’età ci portiamo dietro e allora la risata sorge, o la si fa sorgere. Ciao!
ciao Gin, leggendo il tuo articolo mi è venuto in mente quando tempo fa ho partecipato ad un seminario di yoga della risata. La serata è stata interessante, perchè oltre alle sane risate che sempre fanno bene a tutti, è stato bello conoscere un metodo di risata innovativo e forse poco noto.
Più volte nel corso della serata il maestro ha ripetuto questa frase: “la nostra risata può essere anche non spontanea ma “spintanea”, cioè aiutata ad essere provocata”.
Quindi ci ha fatto vedere come si può provocare la risata con alcune tecniche e ci ha anche detto che tiene dei seminari nelle aziende per aiutare le persone a far gruppo e quindi a lavorare meglio e in armonia.
Come hai scritto tu e come aveva sottolineato il maestro quella sera, l’organismo non si accorge se la risata è vera o artefatta, provocata. Non ho usato, nè voluto associare alla risata la parola “falsa”. Infatti mi pare brutto associare un aggettivo negativo alla parola risata che esprime invece: allegria, convivialità, stare bene insieme, vivere in armonia con chi ti sta attorno, amicizia.
Diciamo che preferisco il metodo tradizionale, ridere perchè qualcuno o qualcosa ti fa ridere, ma è bello sapere che esistono metodi alternativi che aiutano le persone ad essere più felici e allora avanti yoga della risata!!!
a presto Silvia
Ciao.
Piuttosto d’accordo sulla risata “spontanea”. Ma aggiungo che, se la risata “spintanea” sortisce lo stesso effetto, perché non aiutarsi un pò?
Comunque sia, ridiamo, si ridiamo e sorridiamo che fa sempre bene.
Ciao!