Carnevale a Domicilio in Allegria

[dropcap]A[/dropcap] Ivrea non si può non vivere il Carnevale, né l’allegria che questo comporta.

Sto pensando non all’allegria “doverosa” del momento, ma a quella sincera e spontanea di chi sente il Carnevale. 

Carnevale per me significa stare insieme senza pensieri. Trascorrere assieme una giornata che ti porta “altrove”.

Non ne perdevo uno, e se leggi il mio blog da qualche anno, lo sai bene.

Ero già in sedia a rotelle, ma andavo il più vicino possibile alla battaglia delle arance con i volontari dell’UNITALSI.

Ti ho già illustrato, seppur per sommi capi, il carnevale sotto i suoi più diversi aspetti:

quello storico/popolare,

quello familiare/gestionale.

Ti ho anche dato la possibilità di vedere tante foto, tutte fatte da mia Mamma e dai miei amici.

In questi ultimi due anni non ho partecipato, troppo freddo per me.

Ma, in altra maniera mi ritenevo presente nei racconti dei miei amici, venuti a dirmi quando, dove, con chi, avevano fatto cosa.

Oggi ti racconto tutta un’altra storia 

Non sono andata neppure quest’anno. Una ricaduta della mia malattia di gennaio mi ha bloccato a casa, ma se Maometto non va alla montagna…allora dovrà succedere qualcosa di esattamente contrario.

Sarebbe stato il Carnevale a venire da me.

E così… Carnevale fai-da-te 🙂 

Mi piaceva vedere/sentire i pifferi marciare suonando la ben nota canzone del Carnevale e della sua eroina Violetta. 

Un bel video ha ricreato l’atmosfera,

e mi ha dato la possibilità di trasferirmi in piazza.

Potenza della mente!

Non sono andata a vedere la battaglia delle arance, ma ho comunque ricreato a casa l’atmosfera del Carnevale…

In quei giorni in famiglia abbiamo tutti indossato il “berretto frigio”, il tipico cappello rosso, che é d’obbligo quando si va in piazza. Si crea in effetti una gran bella immagine: vista dall’alto la cittadina è tutta rossa.

E poi un tocco di stranezza (tutto sommato normale a Carnevale) per me divertente: una bella parrucca verde, riccia.

Perché verde? Non so, mi piaceva l’idea. Quest’anno mi andava così. Anni fa era stata bionda. Troppo banale!!! 

Una visita speciale…

Lunedi pomeriggio 4 Marzo ho ricevuto a sorpresa una visita speciale.

Non me lo sarei mai e poi mai aspettata: un gruppo di quattordici Aranceri della squadra dei Mercenari, è venuto a trovarmi.

Ovviamente in divisa, pronti per la battaglia delle arance, che sarebbe iniziata poco dopo.

Che bello sentirli cantare la Canzone del Carnevale, ed anche quella dei Mercenari, che evidenzia il loro essere squadra, unita, compatta. Un gruppo di amici che si ritrova volentieri per stare insieme.

Due canti, due risate, due chiacchiere (non solo parole, ma anche le tipiche frittelle del carnevale, altrove chiamate “bugie”), un brindisi al Carnevale ed a me, e poi via.

Loro pronti per la battaglia, io a riflettere sul fatto che l’Amicizia è un collante fantastico in ogni situazione.

E io sono grata sempre a tutti per questo.

Grazie Mercenari! 

Anche quest’anno ho avuto il mio Carnevale. Bello! Diverso! E ne sono veramente felice.

Ho pensato di concludere questo post con due foto compendio di alcuni elementi essenziali del nostro Carnevale: Arance (che poi verranno doverosamente raccolte e tramutate in concime), Aranceri, Berretti frigi rossi, Gente in Piazza e nelle strade, Stendardi, Gente sui balconi.

A presto

-Gin