Vivere un Anno all’Estero (a 17 Anni senza la Famiglia)
Nonostante la sclerosi multipla , però non ancora conclamata, vivo uno splendido anno in Canada, che resterà per sempre fra i miei ricordi.
Affrontare la Sclerosi Multipla con un sorriso.
Nonostante la sclerosi multipla , però non ancora conclamata, vivo uno splendido anno in Canada, che resterà per sempre fra i miei ricordi.
I fiori mi sono sempre piaciuti. C’è armonia nella natura: le forme, i colori, gli odori, l’estrema varietà. Ma la sclerosi non aiuta. Allora ho trovato mani amiche per svolgere il lavoro al posto mio, seguendo le mie indicazioni.
Nel febbraio 1997 ho avuto la mia prima sedia a rotelle. Quello che ci voleva per togliermi dall’immobilismo cui mi ero trovata costretta per circa 6 mesi.
FINALMENTE LIBERA.
Camminavo ancora (oggi non più per via della Sclerosi Multipla) quando per la prima volta mi sono recata a Lourdes in pellegrinaggio con l’UNITALSI. Giorni pieni intensi ed una serenità contagiosa che sprizzava dagli occhi dei malati.
La sclerosi multipla ha portato a casa mia tanti volontari che partecipano in modo attivo alla mia vita. La porta di casa mia è sempre aperta.
Quando mi sono ammalata di Sclerosi Multipla ero veramente giovane (sui 20 anni). Avevo una vita piena, attiva e solo pensare di essere tagliata fuori da tutti i sogni, i programmi, le speranze è abbastanza traumatico. Ma, a posteriori, posso dire che non è stato così.
Il giornale, un film, lo smalto alle unghie, gli amici, un libro da ascoltare (meglio se in lingue diverse), una passeggiata al sole, la ginnastica: no, non mi annoio nonostante la sclerosi multipla
La parola “Privacy” è un termine da tempo ormai senza senso per me. Io infatti non sono mai da sola! E, al di là della compagnia fisica delle persone, la sclerosi è una compagna con cui ho imparato a convivere bene.
Nei primi tre anni della mia malattia la mia mamma è sempre stata il mio sostegno. Poi non ha più potuto e ha dovuto cedere il passo alla prima badante. Che bella esperienza anche questa!
La malattia nel tempo mi ha tolto la possibilità di usare tante cose: le gambe, le mani, la vista, la voce. A tutto ho cercato, di solito con successo, di trovare una soluzione possibile.